Nella particolare situazione di criticità energetica in cui tutti ci troviamo è opportuno che le nostre abitudini, consolidate nel tempo, vengano modificate e adeguate alla situazione attuale in cui ci troviamo.
Le lunghe discussioni, che si verificavano nelle assemblee condominiali, fino a qualche tempo fa sulla doppia accensione o meno dell’impianto di riscaldamento centralizzato e sul numero di ore di accensione per ognuna delle due fasce orarie sono ormai un lontano ricordo, sperando che possano riprendere al più presto.
Oggi è indispensabile ridurre drasticamente i consumi energetici sia privati che condominiali e sarebbe da incoscienti pensare di effettuare la doppia accensione giornaliera dell’impianto.
Molti condomini non riescono ancora a focalizzare bene quali cattive abitudini determinano costi eccessivi nelle rate condominiali che dovremo pagare nei prossimi mesi.
Il costo maggiore che il condominio sostiene negli impianti centralizzati, in termini di consumi energetici, è dal momento dell’accensione dell’impianto della centrale termica fino al momento in cui l’impianto raggiunge il pieno funzionamento. Infatti, in tale fase iniziale si ha il maggior sforzo per riscaldare l’acqua fredda dell’intero circuito per far si che i singoli caloriferi presenti nelle abitazioni possano funzionare correttamente.
Effettuare due volte nello stesso giorno quest’operazione raddoppia questa parte considerevole di costi energetici.
Inoltre, lo spunto iniziale per far partire l’impianto è il costo che sostengono tutti i condomini, oltre ai costi determinati dalle dispersioni fisiologiche dell’intera rete di tubazioni dell’impianto condominiale e ai costi di manutenzione dello stesso. Spese che devono essere sostenute anche dai condomini che si sono distaccati dall’impianto condominiale, in molti casi per “risparmiare sui consumi”.
Tali costi vengono sostenuti anche tenendo a zero la valvola con la quale viene impostata la temperatura del singolo calorifero presente negli ambienti privati.
Le principali azioni che dobbiamo effettuare per una riduzione dei costi energetici condominiali sono:
- Fare un’unica accensione dell’impianto centralizzato, nel rispetto delle ore massime previste per la regione di residenza;
- Ridurre la temperatura massima impostata in centrale termica, nel rispetto della attuale normativa;
- Optare per una centrale termica performante, sostituendo il prima possibile le vecchie centrali termiche che determinano un aggravio di consumi e di costi che possono variare dal 30% al 40% rispetto ad una caldaia a condensazione, ibrida o a pompe di calore;
- Utilizzare nelle parti comuni lampade di ultima generazione e temporizzate, meglio se sensoriali.
Le principali azioni che dobbiamo effettuare in ambito privato, ma che nella maggior parte dei casi si ripercuoteranno inevitabilmente anche sui costi energetici condominiali complessivi sono:
- Tenere chiuse le valvole dei caloriferi nelle stanze non utilizzate;
- Arieggiare per pochi minuti, ma più volte al giorno gli ambienti;
- Evitare di asciugare gli indumenti direttamente sui caloriferi;
- Evitare di coprire i caloriferi con copriradiatori o tendaggi, facendo circolare il calore;
- Utilizzare i vecchi accorgimenti fisici per isolare la parte bassa della porta d’ingresso dagli spifferi provenienti dal pianerottolo;
- Sostituire gli infissi vecchi delle finestre con nuovi più performanti o in alternativa sigillare adeguatamente le parti dove potrebbero esserci dispersioni di calore;
- Ridurre i consumi idrici, preferendo la doccia alla vasca da bagno, e chiudendo l’acqua della doccia nei periodi in cui non è strettamente necessaria;
- Sostituire le valvole vetuste dei radiatori, che non chiudendo bene fanno circolare l’acqua calda inutilmente negli ambienti non utilizzati;
- Isolare la parte del calorifero a contatto con la parete esterna della stanza, che procura una notevole dispersione di calore verso l’esterno.
Solo utilizzando tutti gli accorgimenti sopra riportati potremo ridurre i consumi energetici e di conseguenza i costi che andremo a sostenere nei prossimi mesi.
Di Lilli Falcone, responsale amministrativo di Condominio Zero problemi