Analizziamo una criticità da gestire a seguito di infiltrazioni di acqua provenienti da terrazze poste al piano attico.

Infiltrazioni dai terrazzi agli attici

Chiunque abbia un terrazzo sa che uno degli elementi fondamentali è la pendenza che consente l’allontanamento delle acque piovane: analizziamo una criticità da gestire quando ci troviamo ad intervenire in seguito ad infiltrazioni di acqua provenienti da terrazze poste al piano attico.

Un errore comune è quello di intervenire solo sulla superficie di una proprietà quando affianco vi sono altri terrazzi confinanti che costituiscono spesso un’unica struttura con il primo. In questo caso i lavori devono essere più corposi.

Particolare attenzione va posta innanzitutto sulla possibilità che il terrazzo in esame possa avere pendenza comune con gli altri terrazzi confinanti. In questi casi il terrazzo è da considerarsi come un’unica struttura.

La presenza di ringhiere metalliche o muretti divisori con aperture a ridosso del pavimento, così come la mancanza di bocchettoni di scarico in uno dei terrazzi, ci fanno capire che la pendenza è comune e quindi l’intervento di rifacimento dell’impermeabilizzazione non può interessare una sola proprietà, ma dovrà essere affrontato nella sua interezza. Ciò perché in fase di costruzione il manto impermeabile su cui scorreranno le acque piovane viene applicato sopra il cosiddetto massetto delle pendenze.

La pavimentazione e relativo massetto di allettamento costituiscono una protezione del manto impermeabile, pertanto la loro funzione non è strutturale bensì di finitura.

L’eventuale intervento su una sola porzione del terrazzo non darebbe garanzia di risoluzione al problema di infiltrazioni, in quanto le acque provenienti dai terrazzi confinanti continuerebbero a scorrere sull’originario manto impermeabile infiltrandosi al piano sottostante.

È buona norma eseguire un accurato rilievo dello stato dei luoghi per individuare la posizione dei bocchettoni di scarico e quei punti fermi che durante l’intervento non devono essere modificati, quali ad esempio le soglie delle porte finestre e quelle perimetrali (in mancanza di un parapetto in muratura). Solo dopo la rimozione del pavimento e del relativo massetto di sottofondo si potrà verificare la bontà delle pendenze ed eventualmente andare a correggerle laddove necessario.

 

di Federico Tudini, geometra