Amministrando un numero significativo di unità immobiliari nella città di Roma, in questi mesi in cui siamo investiti dalla Pandemia da Covid-19, mi sono pervenute, da parte dei conduttori, decine di richieste di riduzione o di sospensione dei canoni di locazione di alcune delle proprietà condominiali che sono state concesse in locazione (quali ex appartamenti condominiali in uso sino a qualche anno fa ai portieri, locali commerciali su strada di proprietà del condominio, ex locali tecnici dismessi e poi riclassificati dati in locazione come depositi o cantine).

Purtroppo, alla data in cui scrivo, in Governo non ha emesso alcun provvedimento al riguardo. Pertanto il conduttore può senza alcun dubbio formulare la richiesta di riduzione o sospensione del canone di locazione ma non potrà ricevere nessuna accettazione da parte dell’Amministratore di condominio.

Infatti, mentre per un contratto di locazione stipulato tra due soggetti privati il problema è di facile soluzione: basta accordarsi e si riformulano i termini del canone di locazione in poco tempo se c’è la volontà delle parti; in ambito condominiale l’amministratore non ha questo potere, ma deve richiedere l’autorizzazione in un’assemblea regolarmente convocata, che deve deliberare sulla richiesta pervenuta dal locatore. Ed è proprio qui che sorge il problema. Le assemblee, costituendo assembramenti di persone, sono attualmente vietate su disposizione governativa.

Purtroppo questo problema esiste ed è reale, come sappiamo con il blocco di quasi tutte le attività molti non sono in grado di pagare i canoni di locazione. Bisogna agire con buon senso, ma lasciare al conduttore di decidere come comportarsi senza forzature; l’Amministratore come potrà sottoporrà la questione all’ assemblea e questa delibererà in merito alla richiesta pervenuta.

Bisogna in ogni caso tener conto che, in mancanza di disposizioni governative in merito, il locatore poco sensibile potrà adottare tutti gli strumenti in suo potere per ottenere la parte di canone non versata, e in alcuni casi se si manifestassero le condizioni, anche la risoluzione del contratto.

Quindi ogni conduttore, che conosce bene il Suo locatore, valuti con estrema attenzione la problematica in modo da non incorrere, una volta terminata la particolare situazione in cui ci troviamo, in problemi inaspettati.

Battista Praino, Amministratore condominiale, associato UNAI dal 1996