L'analisi condotta rivela le implicazioni economiche del Superbonus e dell'incremento dei costi energetici sulla bolletta condominiale

A cosa è dovuto l’incremento della bolletta condominiale?

L’analisi approfondita condotta da Condominio Zero Problemi mette in luce le implicazioni economiche del Superbonus e dell’incremento dei costi energetici sulla bolletta condominiale. Scopriamo insieme le sfide e le opportunità che questi fattori presentano per la gestione del condominio e per il risparmio energetico.

 

Da un’indagine effettuata dal nostro Magazine Condominio Zero Problemi sulla natura degli incrementi dei costi ordinari e della bolletta condominiale che ogni proprietario di un’unità immobiliare ha dovuto sostenere nell’ultimo triennio è emerso quanto, purtroppo, si sospettava da tempo.

L’indagine è stata effettuata colloquiando con un numero significativo di amministratori immobiliari professionisti che operano sul territorio romano, appartenenti a diverse associazioni di categoria, spesso conflittuali tra loro in quanto ognuna delle quali pensa di essere migliore dell’altra.

Nonostante ciò, avendo effettuato l’indagine al di fuori degli ambiti associativi, quello che è emerso è stato pressoché unanime. Già questo di suo è un risultato unico nel mondo condominiale.

I principali fattori di incremento sono riconducibili all’effetto del Superbonus 110% che in questo caso è stato sì trainante, ma in modo assolutamente negativo, solo per far aumentare i costi in bolletta che tutti noi andremo a pagare anche per l’ordinario.

Infatti, le scellerate modalità con le quali è stata pensato di accedere al Superbonus 110% unitamente al limitato tempo per poter eseguire lavori così invasivi e spesso inutili ha portato ad una richiesta enorme di materiali e risorse umane in un tempo limitato.

L’unica conseguenza, che era facilmente prevedibile per chi ha fatto la norma, è stata la creazione una bolla speculativa sui materiali edili, sui serramenti, sui ponteggi, sui pannelli fotovoltaici e su tutto ciò che è collegato al settore manutenzione degli edifici condominiali.

Tutto ciò si è riversato anche su tutti i settori collegati, con ulteriori incrementi dei prezzi per gli utenti finali.

Basti pensare che per le stesse tipologie di manutenzione ordinaria, per chi non ha voluto aderire al Superbonus 110% in quanto non voleva deturpare i fabbricati con gli inutili cappotti termici o non aveva i requisiti giuridici o fiscali per accedervi, i costi medi per effettuare gli stessi lavori sono immediatamente aumentati di circa il 30/40 % a seconda dei casi.

La stessa semplice sostituzione della caldaia centralizzata, senza ricorrere allo sconto in fattura, ha avuti questi incrementi assolutamente ingiustificati e speculativi.

Sono emersi casi di condomini con appalti di manutenzione ordinaria già programmati, ma ancora non contrattualizzati, per i quali non è stato più possibile effettuarli a causa della mancata accettazione delle stesse imprese che avevano redatto i preventivi.

Per tre anni il costo di un semplice idraulico, elettricista o muratore, lavoratore autonomo munito di partita iva o di imprese specialistiche nel settore e che abitualmente operavano per volgere tali attività (soggetti peraltro introvabili per le manutenzioni ordinarie in quanto assorbiti quasi tutti dai lavori del Superbonus dove percepivano il alcuni casi compensi raddoppiati o addirittura triplicati rispetto alla norma) ha determinato gli stessi costi dopati dai bonus per tutti gli altri contribuendo ad incrementare i costi ordinari totali per il condominio.

Il secondo fattore che ha influito nel caro bolletta condominiale, ma per questo non di minore importanza, è senza alcun dubbio dovuto all’incremento, spesso anch’esso ingiustificato dei costi dell’energia elettrica e del gas, riconducibile alla guerra in Ucraina e che hanno alimentato la bolla speculativa energetica.

Se si voleva dare una scossa al settore dell’edilizia, che è il volano dell’economia del nostro paese, dopo la tragedia della pandemia da Covid 19 gli strumenti non erano questi, o quantomeno non studiati in questo modo.

Per fortuna, sembrerebbe che tutto stia per finire e gli effetti distorsivi del Superbonus, sulla legge base del mercato domanda/offerta, saranno solo un brutto ricordo.

Non sappiamo per quanto tempo ci porteremo degli strascichi di tutto ciò e dubitiamo fortemente che ci possa essere una riduzione delle bollette condominiali nel medio termine senza un intervento strutturale da parte dei nostri governanti.

Di Lilly Falcone,